ChatGPT, cosa ci aspetta nel futuro?
Di cosa si tratta
La ChatGPT è una tecnologia di intelligenza artificiale in grado di realizzare conversazioni intelligenti con gli utenti. In sostanza basta digitare qualche informazione sull’argomento da trattare e la chat dà forma al discorso. In questi giorni non si fa che parlare di questo, sia per la velocità di diffusione, attirando un pubblico vastissimo, sia per gli effetti che si avranno sul nostro vivere quotidiano.
Si pronostica che i modelli linguistici come il GPT-4 saranno utilizzati in molte aree di applicazione, come la traduzione automatica del testo, il riconoscimento vocale e la ricerca di documenti, ma non è tutto.
Ed è qui che prendono forma i nostri dubbi
Una domanda assilla le nostre menti che lavorano con le parole, le idee e un’intensa attività di brainstorming: che fine farà la creatività? Quali ripercussioni si avranno nell’istruzione delle future generazioni?
Gli insegnanti, per esempio, potrebbero ritrovarsi a correggere un tema su Giacomo Leopardi perfetto a livello sintattico e di contenuti, realizzato però dall’IA. Con quali strumenti potranno valutare e comprendere? Come alleneremo la mente individuale e critica?
Potremmo perdere la bellezza della parola che prende forma, attraverso quella magia inspiegabile che traslittera i pensieri dalla mano al foglio, cartaceo o digitale.
Per il momento le nostre domande restano irrisolte. Non ci è dato predire il futuro, cerchiamo quindi di limitarci all’analisi dei fatti, continuando a ragionare.
Le dichiarazioni di Bill Gates
Anche Il visionario Bill Gates ha espresso il proprio giudizio per la rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo. ChatGPT, secondo lui, è importante quanto l’invenzione di Internet.
Così afferma il co-fondatore di Microsoft:
Finora l’intelligenza artificiale era in grado di leggere e scrivere, ma non di comprendere i contenuti. I nuovi programmi come ChatGPT renderanno più efficienti molti lavori d’ufficio, aiutando a scrivere fatture o lettere…Tutto ciò cambierà il nostro mondo.
Sarà davvero così?
Inclusi in questo articolo: ChatGPT, Bill Gates, PeperoniAI
ChatGPT e le falle “razziste”
ChatGPT, nonostante sia una vera nata GenZ, non è immune al pregiudizio che sfocia nel razzismo.
Non è semplice comprendere cosa avviene nella “black box” degli algoritmi, ma non è raro che si possa incappare in errori di giudizio.
Per esempio, si è visto che aggettivi come “dolce” o “incompetente” vengono associati con percentuali superiori alle donne, mentre “competente” o “violento” sono associati prevalentemente agli uomini. E ancora, capita che quando si parli di pulizie si associ il femminile, quando si cita il lavoro, invece abbonda il maschile. E i pregiudizi continuano anche su base etnica e legata alla nazionalità.
Una tabella che mostra le percentuali di attribuzioni per sesso
Dall’Italia arriva però una novità interessante. Nasce nel nostro paese PeperoniAI, la nuova app di intelligenza artificiale “empatica” sviluppata da 22HBG, tech company ferrarese fondata da Gianluca Busi.
Questa app di IA online non solo elabora testi, ma permette anche di selezionare lo stato d’animo di chi scrive il testo. Una sorta di chat “sensibile”.
A parere degli esperti di 22HBG, le app di intelligenza artificiale possono migliorare la qualità della vita in diversi modi: fornendo assistenza nella gestione del tempo, nell’organizzazione delle attività, nella comunicazione con gli altri, nell’apprendimento di nuove competenze e nell’accesso a informazioni utili.
Ma se affidassimo tutto questo al mondo digitale cosa rimarrebbe della nostra parte più intima? Dei nostri reali sentimenti e dei nostri errori?
Un mondo efficiente, sempre più veloce, è quello che davvero desideriamo?
Come detto in apertura, non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, ma siamo certi che l’uomo in qualche modo si evolverà e andrà avanti, traendo benefici positivi anche da questo.
Il nostro Eggy Tech non vede l’ora di scoprirlo, e il Team di Golden Eggs è ottimista.
Buon marzo Digital Golden!